Anjaneyasana

Eccoci a un nuovo appuntamento con le posizioni yoga, gli articoli in cui illustriamo nei dettagli un asana, descrivendone il significato, i benefici, le eventuali controindicazioni e la corretta esecuzione, passo dopo passo. Questa è la volta di Anjaneyasana, la posizione yoga della luna crescente. Concediti del tempo per te, mettiti comodo sul tappetino e via, buona lettura e buona pratica!

Anjaneyasana, di cosa si tratta

Iniziamo col dire che Anjaneyasana fa parte del Saluto al Sole e che, nell’Ashtanga Yoga, viene chiamata Ardha Chandrasana.

Anjaneyasana contrasta lo stress e l’ansia, migliora l’equilibrio e la capacità di concentrazione. Aiuta a ridurre i dolori legati alla sciatica ed è ideale se stai molte ore seduto nella stessa posizione o da inserire nella preparazione psicofisica se pratichi la corsa o il ciclismo.

Il duplice significato di Anjaneyasana

Partiamo come di consueto dal nome della posizione: Anjaneyasana è conosciuta sia come posizione della luna crescente sia come posizione della scimmia. Vediamo insieme perché.

In sanscrito è l’unione di Anjaneya, che significa “figlio di Anjana”, e Asana che, come si sa, vuol dire “posizione”. Quindi letteralmente significa “la posizione del figlio di Anjana”. Ma chi sono Anjana e suo figlio? Come si narra nel Ramayana, uno dei più noti poemi epici dell’induismo, Anjana è la scimmia da cui nacque il celebre dio scimmia Hanuman. E collegandosi al significato simbolico di questa divinità, Anjaneyasana rappresenta la possibilità di affrontare e superare tutti gli ostacoli.

Anjaneyasana letteralmente significa la posizione del figlio di Anjana, Hanuman
Hanuman (Fonte foto: Pinterest)

Chiaramente è facile intuire che Anjaneyasana ha un duplice significato: oltre a quello appena menzionato, è una posizione fortemente legata al simbolismo della luna, che viene evocata proprio dalla posizione del corpo nell’esecuzione dell’asana. La luna crescente, nello specifico, rappresenta la capacità di avere la meglio sulla morte.

I benefici di Anjaneyasana

Ecco, in sintesi, i numerosi benefici psicofisici di Anjaneyasana:

  • distende la colonna vertebrale;
  • contribuisce a migliorare la respirazione perché apre il torace e libera il diaframma;
  • allunga i muscoli anteriori delle cosce, i flessori dell’anca e lo psoas, il muscolo interno dell’anca;
  • attenua i dolori lombari;
  • rinforza i quadricipiti e i glutei;
  • migliora la postura e l’equilibrio;
  • incrementa la capacità di concentrazione e la consapevolezza di sé;
  • sviluppa la resistenza fisica;
  • stimola i chakra, soprattutto il secondo, il terzo e il quarto.

Come si esegue Anjaneyasana

Posizione di partenza per eseguire Anjaneyasana è Adho Mukha Svanasana, la posizione del cane a testa in giù.

A questo punto, porta una gamba in avanti all’altezza delle mani con il ginocchio ben allineato con la caviglia.

Appoggia sul tappetino il ginocchio dell’altra gamba con il collo del piede rivolto verso il basso; se dovessi avvertire fastidio al ginocchio, ti consigliamo di usare un asciugamano o una coperta, in modo da “attutire” la pressione sul tappetino.

Inspirando profondamente, solleva le braccia verso l’alto e allunga tutto il busto.

Se riesci cerca di rimanere nella posizione un paio di respiri profondi; se non dovessi riuscire, non ti preoccupare; prova e riprova e vedrai che col tempo ci riuscirai.

Esci dolcemente dalla posizione e ripeti gli stessi movimenti dall’altro lato.

Controindicazioni

Evita di praticare Anjaneyasana se hai subito lesioni al ginocchio e alle anche. Se invece dovessi avvertire dolori alle spalle, puoi tenere le braccia lungo il corpo o unire le mani in Anjali Mudra davanti al petto.

I nostri consigli

Lo ripetiamo in ogni articolo dedicato alle posizioni, crediamo davvero sia molto, molto importante: se sei all’inizio della pratica yoga, anche se le posizioni ti sembrano semplici e immediate, è meglio che ti affidi a un insegnante; può guidarti nella corretta esecuzione, correggerti e aiutarti a fermarti al momento giusto per evitare di farti male. Questo vale anche per Anjaneyasana, una posizione impegnativa per gli addominali che devono sostenere la schiena nel movimento e nel bilanciamento: un asana che, se non eseguito in modo corretto, può provocare dolori. Un insegnante quindi può illustrarti come praticarla al meglio per ottenerne maggiori benefici.

Non sai a chi rivolgerti? Consulta l’elenco degli insegnanti presenti sul nostro portale, puoi trovarne di qualificati e preparati vicino a dove risiedi.

Inoltre, un altro consiglio che ripetiamo spesso, anch’esso sempre valido, è quello di ascoltare il tuo corpo, senza forzarti e sforzarti. Rispetta i tuoi limiti e abbi fiducia nelle tue potenzialità. Non arrenderti mai, provaci e riprovaci sempre. Siamo ripetitivi, è vero, ma per lo yoga, questo, è un suggerimento davvero importante.

E ancora, stai cercando una guida illustrata di tutti gli asana, una sorta di compendio che ne riassuma i benefici? Al link qui sotto troverai ciò che fa al caso tuo!

Letture consigliate

Anatomia dello yoga. Consigli per la corretta esecuzione delle asana di Abby Ellsworth: un testo per conoscere le tecniche di respirazione più appropriate e una varietà di asana da comporre in sequenze adeguate sia per i principianti, quanto per i più esperti. In sostanza, si tratta di istruzioni passo a passo che spiegano come eseguire ogni esercizio, per avviare un programma quotidiano.

Libro anatomia dello yoga Setu Bandha Sarvangasana; tra le posizioni anche Anjaneyasana
Anatomia dello Yoga di Abby Ellsworth

Yoga anatomy. 79 posizioni con descrizione tecnica ed analisi anatomica di Leslie Kaminoff e Amy Matthews: l’obiettivo di questo manuale è quello di presentare gli elementi dell’anatomia che risultano essere più utili a coloro che praticano o insegnano yoga. Con istruzioni chiare e specifiche e disegni anatomici dettagliati a colori, descrive in particolare gli asana più conosciuti e fornisce una comprensione più approfondita delle strutture del corpo e dei principi alla base del movimento umano e dello stesso yoga. Dunque, il lettore viene messo nella condizione di osservare attentamente come vengono usati i singoli muscoli nelle varie attività, come piccole modifiche di una posizione possano aumentarne o ridurne l’efficacia e come la colonna vertebrale, la respirazione e la posizione del corpo siano strettamente interconnesse tra di loro.

Libro Yoga anatomy tra le posizioni anche Anjaneyasana
Yoga anatomy. 79 posizioni con descrizione tecnica ed analisi anatomica

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Daniela Stasi

Scrivo per mestiere. Sono giornalista professionista ed esperta in metodologie biografiche e autobiografiche. Mi occupo di comunicazione aziendale (ufficio stampa, brand journalism, corporate storytelling, biografie e storie d'impresa) e di facebook content marketing. Con grande gioia conduco laboratori di scrittura autobiografica. Il mio incubo? Rimanere senza parole...