
Ecco a te un nuovo appuntamento con le posizioni yoga, gli articoli in cui illustriamo nei dettagli un asana, descrivendone il significato, i benefici, le eventuali controindicazioni e la corretta esecuzione, passo dopo passo. Questa è la volta di Bhadrasana: la posizione yoga del trono. Prenditi del tempo per te, mettiti comodo sul tappetino e via, buona lettura e buona pratica!
Indice
Bhadrasana, di cosa si tratta
Annoverata nelle sequenze yoga per riequilibrare l’energia interiore, Bhadrasana, la posizione del trono, è una variante di Siddhasana, la posizione yoga perfetta, e di Padmasana, la posizione del loto.
Bhadrasana è una posizione legata alla fertilità e alla sessualità. Pertanto, si rivela particolarmente ideale anche per le persone che faticano a vivere con serenità questi aspetti.
Il significato di Bhadrasana
Ed eccoci al significato di Bhadrasana. Il termine deriva da Bhadra che, in sanscrito, significa propizio, di buon auspicio, gentile. Questo termine si riferisce anche a Durga, nella religione induista una forma della Madre Divina. È raffigurata come una donna che cavalca un leone (o una tigre) con numerose braccia e mani che impugnano diversi tipi di armi e fanno dei mudra. Rappresenta l’incarnazione dell’energia creativa femminile e racchiude in sé entrambi i poteri, di creazione e distruzione.
A cosa serve Bhadrasana
La posizione del trono migliora la flessibilità delle anche, aiuta il bacino ad aprirsi per la gravidanza e per il parto, rinforza il pavimento pelvico.
Bhadrasana, i benefici
Ecco, in sintesi, i benefici psicofisici di Bhadrasana:
- maggiore elasticità del bacino e del perineo;
- tonificazione degli organi interni;
- rafforzamento del pavimento pelvico;
- maggiore flessibilità degli arti inferiori;
- molto utile per preparare gravidanza e parto;
- abbinato a vajaroli mudra (contrazione dei genitali), previene l’incontinenza urinaria.
Come si esegue Bhadrasana
Vediamo ora qual è la corretta pratica di Bhadrasana.
- Siediti sul tappetino con le ginocchia piegate.
- Afferra le punte dei piedi con le piante unite e avvicina il più possibile, fin dove riesci rispettando i tuoi limiti, i talloni al perineo.
- La schiena è ben eretta e le ginocchia dovrebbero scendere verso il basso. Non forzarti troppo, vedrai che man mano che pratichi, acquisterai flessibilità e pian piano riuscirai ad avvicinare sempre di più le ginocchia al tappetino.
Per sciogliere gli arti inferiori e anche per prepararti ad altre posizioni sedute (come Padmasana per esempio), puoi effettuare il movimento della farfalla, alzando e abbassando le ginocchia.
Puoi anche eseguire un leggero piegamento in avanti, tenendo i piedi con le mani e appoggiando gli avambracci sulle gambe.
Possibili varianti
Le varianti di Bhadrasana sono veri e propri asana. Oltre a Padmasana, la posizione del loto, e a Siddhasana, la posizione yoga perfetta, che abbiamo entrambe già menzionato, ricordiamo Sukhasana, posizione semplice, che differisce da Siddhasana per l’incrocio delle gambe sotto il ginocchio opposto.

Controindicazioni
Evita di praticare Bhadrasana se soffri di sciatalgia o se avverti dolori alle ossa sacrali e alle ossa del bacino.
Posizioni consigliate per l’apertura delle anche
Quali sono le posizioni consigliate per adattare lentamente le anche all’apertura?
Partendo da paschimottanasana, per permettere alla colonna vertebrale di allungarsi, ecco quelle più semplici da poter assumere a terra e in modalità Yin.
Per ogni posizione importante ricordare di mantenerla per un tempo che varia dai tre ai cinque minuti, sempre prestando molta attenzione a ciò che ci trasmette il corpo ed evitando accuratamente di insistere laddove si presentano dei dolori, in particolare quelli articolari.
Un esempio di pratica per aprire le anche può essere questa:
- Sukhasana
- Janu sirsasana
- Ardha baddha padma paschimottanasana
- Baddha Konasana
- Ardha ananda balasana
- Ardha upavishta konasana
- Upavishta konasana con extra rotazione del femore
- Ardha padmasana
- Padmasana
Anche la posizione dell’albero in piedi (vrksasana) aiuta nell’apertura delle anche, ma questo è un altro capitolo che prevede una pratica attiva.

I nostri consigli
Lo ripetiamo in ogni articolo dedicato alle posizioni, crediamo davvero sia molto, molto importante: se sei all’inizio della pratica yoga, anche se le posizioni ti sembrano semplici e immediate, come nel caso di Bhadrasana, è meglio che ti affidi a un insegnante; può guidarti nella corretta esecuzione, correggerti e aiutarti a fermarti al momento giusto per evitare di farti male.
Non sai a chi rivolgerti? Consulta l’elenco degli insegnanti presenti sul nostro portale, puoi trovarne di qualificati e preparati vicino a dove risiedi. Molti di loro tengono anche corsi yoga online, per praticare da casa ma ricevendo le stesse attenzioni di un corso svolto in un centro yoga.
Inoltre, un altro consiglio che ripetiamo spesso, anch’esso sempre valido, è quello di ascoltare il tuo corpo, senza forzarti e sforzarti. Rispetta i tuoi limiti e abbi fiducia nelle tue potenzialità. Non arrenderti mai, provaci e riprovaci sempre.
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Letture consigliate
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Daniela Stasi
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