dieta ayurvedica

Nel mondo delle diete e salute sicuramente avrai sentito parlare anche della dieta ayurvedica come qualcosa di miracoloso. Ricette salutari da aggiungere ai buoni propositi per l’estate. L’Ayurveda però va ben oltre questo aspetto superficiale, aiuta a guardare al di là della propria vita e trovare una strada di benessere. In questo articolo ci focalizziamo sui 10 pilastri della dieta ayurvedica. Buona lettura!

Che cos’è L’Ayurveda?

Ayurveda, parola sanscrita che significa “la sacra conoscenza della vita” e, per estensione, la conoscenza di come vivere. All’interno di essa esistono tre dosha, o tipologie fisiche e mentali, Vata, Pitta e Kapha, composte dalla combinazione dei cinque elementi della natura: aria, etere, fuoco, terra e acqua. Ognuno di noi nasce con una combinazione doshica differente e l’Ayurveda si occupa di riportare equilibrio tra questi elementi a seconda della propria combinazione doshica specifica.

Non esiste una dieta ayurvedica generale. La filosofia è quella di adottare i cibi con una caratteristica contraria a quella da contrastare, per passare dalla malattia alla salute. Conoscere il proprio dosha o la propria combinazione unica, aiuta a capire meglio se stessi e come riequilibrare la propria vita per sentirsi al meglio.

Un antico proverbio ayurvedico recita: “quando la dieta non è buona, la medicina non funziona. Quando la dieta è buona, la medicina non è necessaria”.

Molto più di una dieta, la scienza sorella dello yoga

L’Ayurveda usa il cibo, i massaggi, oli, l’attività fisica (che sia lo yoga, camminare a piedi nudi o cantare per esempio) come medicina riequilibrando il corpo e la mente.

L’Ayurveda è molto più di una dieta, è la scienza sorella dello yoga. Le due discipline si completano a vicenda. Mentre lo yoga libera energie e porta salute al corpo da dentro verso fuori attraverso tutte le sue pratiche, l’Ayurveda porta salute dall’esterno verso l’interno del corpo attraverso cibo, bevande, massaggi e trattamenti speciali.

Parlare di Ayurveda in un solo articolo è praticamente impossibile. Qui ci concentreremo sul come mangiare. Per sapere cosa mangiare secondo il proprio dosha è necessario consultare un medico ayurvedico affinché aiuti secondo la combinazione doshica individuale.

Vivere ayurvedicamente

Una vita ayurvedica segue una serie di regole basate sul ciclo della natura, seguendo il ritmo naturale della giornata. Ci sono indicazioni nell’Ayurveda che, per molti, sono difficili da seguire al giorno d’oggi, come per esempio svegliarsi prima dell’alba e cenare tra le 5 e le 6 del pomeriggio.

Soprattutto in estate, quando le giornate si fanno più lunghe, pensare di cucinare alle 4 del pomeriggio non ci sembra fattibile. Dobbiamo considerare che l’Ayurveda come lo yoga sono nati quando ancora l’essere umano seguiva il ritmo naturale del sole per vivere le sue giornate ed è nato in un’area geografica con un clima molto diverso dal nostro. Detto ciò, la dieta ayurvedica si può adattare alla propria vita in modo semplice e con pochi alcuni accorgimenti per ritrovare serenità alimentare e una vita più naturale.

Oggi il mercato offre molte medicine per la digestione, per il gas e il reflusso. Queste condizioni generalmente si creano per una combinazione sbagliata di alimenti. L’Ayurveda offre un approccio logico per aiutare ogni individuo a trovare la sua dieta attraverso la combinazione propria tra vata pitta e kapha.

Non esistono diete generali o miracolose dei sette giorni nell’Ayurveda. Se Agni (il fuoco digestivo) è ben attivo e il cibo che mettiamo in corpo è sano, anche il corpo lo sarà. Ogni cibo ha un’energia che può essere riscaldante o rinfrescante e un’energia con un effetto prolungato. Creando la giusta combinazione di cibo, il corpo rimane sano, immettendo cibo sbagliato in combinazione non sana, il corpo crea problematiche e, a lungo andare, malattie.

I 10 punti fondamentali della dieta ayurvedica

La dieta ayurvedica è differente da persona a persona secondo i propri dosha, ma esistono dei pilastri che sono validi per ogni dosha e ogni persona. Vediamoli tutti, uno a uno.

I primi 5

1. La frutta va mangiata da sola lontana dai pasti o 20 prima di un pasto. Questo perché crea difficoltà nella digestione e, se combinata con altri elementi, rimane nello stomaco troppo a lungo fermentando nello stomaco.

2. Tutto ciò che si mangia crudo deve essere mangiato come prima cosa. Addio all’insalata a fine pasto “giusto per pulire la bocca”. Il cibo crudo è più difficile da metabolizzare nel corpo. Il sistema digestivo impiega più tempo a ridurre una carota cruda ai suoi nutrienti, piuttosto che una cotta. Questo non vuol dire addio insalata, anzi, una insalata prima di pranzo si consiglia per la freschezza dei suoi ingredienti, ma senza mischiare cibo cotto con cibo cucinato.

3. A cena evitare cibo crudo perché, con l’andare delle ore del giorno, il processo di riduzione del crudo diventa più difficile creando una digestione complicata, giusto prima di andare a dormire. Meglio preferire un piatto di cibi cotti in modo che la digestione e il sonno siano migliori e più facili.

4. Evitare di mangiare più di una proteina per volta. Quindi separare formaggio, latte, carne, uova e pesce.

5. Mangiare lentamente e senza distrazioni, seduti comodamente e con un atteggiamento di gratitudine. Evitare quindi distrazioni tecnologiche quali computer o telefono, evitare di mangiare in piedi, ringraziando il cibo che entra nel nostro organismo per nutrirci. Evitare anche cibo cucinato di malavoglia o durante un litigio. Il cibo ha l’energia che gli diamo. Cucinando e mangiando con amore il cibo riceve una buona energia che poi trasmetterà nel corpo. Mangiare lentamente per gustare il cibo è essenziale. Mangiarlo quando è ancora caldo, ma velocemente abbastanza affinché non si raffreddi.

Gli altri 5 pilastri della dieta ayurvedica

6. Evitare di mangiare se non si è digerito il pasto precedente. I pasti vanno consumati dopo non meno di 3 ore e non oltre le 5 dal pasto precedente. Il pasto principale deve essere il pranzo effettuato tra le 12.00 e le 14.00 quando il sistema digestivo è nel suo momento più forte. Lasciando una cena più leggera da gustare almeno due o tre ore prima di andare a dormire. Mangiare se veramente si ha fame senza saltare o posticipare troppo un pasto.

7. Quando possibile optare per cibi freschi invece che precedentemente cucinati in quanto più difficili da digerire.

8. Attenersi per quanto possibile a una routine oraria giornaliera per i pasti, mangiando in quantità adeguata senza riempire lo stomaco al massimo della sua capacità.

9. Evitare acqua o bevande fredde in generale, ma soprattutto durante i pasti, prediligendo piuttosto una bevanda calda a temperatura ambiente. Il latte ha un tempo di digestione più alto. Evitare di berlo e mescolarlo con altri cibi e bevande.

10. L’uso di spezie aiuta a digerire meglio il pasto. La combinazione dipende dalla propria costituzione.

Come iniziare una dieta ayurvedica

Tutto ciò può sembrare complicato, ma per incorporare questi principi è necessario iniziare con calma senza sentirsi in colpa se non si riesce sempre a seguire tutti i punti. L’importante è sempre dare il meglio di sé con amore. Si può iniziare con un punto per volta, aggiungendone uno ogni settimana in modo che diventi lentamente un’abitudine. Il corpo sicuramente vi ringrazierà.

Trovare un buon operatore ayurvedico che vi aiuti nella scelta dei cibi e nelle combinazioni è fondamentale. L’Ayurveda è un argomento vasto quanto lo yoga e ha bisogno di una guida per riuscire a trovare il cammino verso la salute e il benessere. Questo mondo può creare confusione soprattutto senza supervisione. Seguire però questi punti fondamentali e adatti a tutti può essere un ottimo punto di partenza.

A questo link puoi trovare la tua costituzione doshica.

Per sapere invece cosa mangiare, ossia trovare le combinazioni di cibo migliori per il tuo corpo, fai sempre riferimento a un esperto. Ricorda: gli operatori ayurvedici, per accedere alla scuola ayurvedica, devono essere in possesso di un titolo medico. Diffidare di chi non ce l’ha.

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Lilli Caporello

Lilli Caporello. Insegnante di yoga dal 2010, che dopo aver terminato i corsi di 200 hr e di livello avanzato 300 hr di Vinyasa Yoga, continua gli studi in anatomia, Yoga terapia, Ayurveda, Reiki, trattamenti energetici, Yoga Prenatale, Kundalini Yoga e Ayurveda. Formatrice e coach di insegnanti. Attualmente vive all'estero con il compagno in attesa della loro bambina.