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Tipo evento: evento online live
Numero partecipanti: gruppo
Assistenza: con feedback dell'insegnante
Lingua: italiano
Livello pratica: principianti
Prezzo: fisso 20€
Data inizio: 30/01/2021

Contatti

Telefono: mostra numero
Insegnanti: Sri Pranidhana
Presentazione:
Come avrai certamente notato non bastano le sole Lezioni di Hatha-Yoga o di Meditazione - anche se sono un valido aiuto fisico e psicologico - a sviluppare l'intero Processo di Trasformazione. Ti serve qualcosa in più. Ti serve ciò che nello Yoga chiamiamo sadhana, un Processo Spirituale completo, serio e motivato dalla giusta finalità. Non pensare a pratiche ascetiche intense o a particolari esercizi per ottenere di più. No! E' molto più semplice, ma devi sapere in che direzione guardare. Ho voluto creare questi incontri per mostrarti qualcosa che già ti appartiene ma di cui ignori l'esistenza. Non è una Lezione di Hatha-Yoga o di Meditazione. Non è l'occasione per imparare una nuova Tecnica. Non è una conferenza su tempi che solitamente servono alla mente golosa di novità. E' un Processo Spirituale che trasforma la tua Vita e gli da un senso nuovo, sano e vero. Se solo vorrai collaborare e accostarti con la giusta predisposizione, molte cose potranno accadere. Ogni anno sviluppo un tema su cui basare gli incontri.
Obiettivi del corso:
Si ascolteranno gli audio-meditativi della Bagavad-Gita, con i commenti di Sri Sathya Sai Baba. A fine ascolto di un capitolo segue una parte dedicata a domande e risposte nate dalle riflessioni di ogni partecipante.
Programma del corso:
La Bagavad Gita è strutturata in diciotto canti che, tradizionalmente vengono nominati in base al loro contenuto. ?PRIMO Canto è quello introduttivo al poema, in cui vengono scritti i personaggi e gli ambienti; vediamo il principe-guerriero Arjuna rattristato al pensiero della guerra. ?SECONDO Canto il dio Vishnu, in forma terrena, fornisce insegnamenti a proposito dei valori dell’esistenza, ribadendo la teoria della scarsa importanza del mondo sensibile, nei confronti dell’immortalità dell’anima. ?TERZO Canto si parla di quella branca dello Yoga detta Karma Yoga o Yoga dell’azione, questo canto sembra essere complementare al secondo, perché, se il primo si riferisce alla pratica speculativa, questo lo completa riferendosi alla pratica comportamentale. ?QUARTO Canto è il valore del Conoscere in cui vengono ripresi i temi del precedente; Krishna rivela qui la sua natura divina. ?QUINTO Canto, Krishna parla ancora dell’importanza della via dello Yoga, riferendosi alla “rinuncia” alle cose materiali. ?SESTO Canto il concetto di “rinuncia” viene chiarito meglio e ribadito. Si parla della concentrazione, del raccoglimento su di sé e della contemplazione. ?SETTIMO Canto Krishna fornisce l’insegnamento adatto per penetrare la divinità attraverso la “Conoscenza Intuitiva” nei suoi diversi aspetti. ?OTTAVO Canto Krishna illustra la complessa filosofia che pone i mondi nella dissoluzione della “notte di Brahma”. ?NONO Canto Krishna svela ad Arjuna il segreto della “Sapienza Regale o Raja Yoga che conduce l’aspirante alla liberazione dal mondo delle illusioni. ?DECIMO Canto, “la Perfezione”, Krishna si manifesta come archetipo e immagine primaria di tutto, divinità comprese. ?UNDICESIMO Canto è uno dei più interessanti e fondamentali. Arjuna dichiara il proprio desiderio di poter contemplare lo splendore della divinità nella sua vera forma e Krishna risponde che potrà farlo attraverso il dono dell’occhio “soprannaturale” o ajna chakra, perché la visione diretta della potrebbe atterrirlo. ?DODICESIMO Canto viene spiegata la via della Bhakti, ovvero l’adorazione dell’aspirante verso una forma della divinità quale via migliore percorribile. ?TREDICESIMO Canto si parla del “Conoscere". E’ un Canto sostanzialmente speculativo che si inserisce nella tradizione upanishadica. ?QUATTORDICESIMO Canto è dedicato alla spiegazione dei tre GUNA, cioè delle qualità che costituiscono la prakriti o Natura, compresa quella umana. Verità, passione e indifferenza possono prevalere una sull’altra e formare l’essenza reale del corpo e il suo destino. Solo l’uomo che ha compreso e superato queste tre qualità può essere assorbito nel tutto. ?QUINDICESIMO Canto descrive in modo analogico il sapere vedico e lo identifica con il filo sacro, l’Ashwattha, l’albero cosmico che si fa strada nel mondo naturale attraverso le tre Guna. ?SEDICESIMO Canto viene descritta la suddivisione del genere umano in due classi, a seconda dello “spirito” che ad essi sovraintende: bene - male. ?DICIASETTESIMO Canto tiene fede al suo titolo “Le tre forme di religiosità”, qui infatti le parole di Krishna si avvicinano alla clasica suddivisione della religiosità in tre forme definite. Si specifica poi l’importanza delle sillabe sacre, i mantras, tra cui particolare importanza rivesta la sillaba OM - AUM. ?DICIOTTESIMO Canto tema fondamentale è la differenza fra rinuncia e abbandono del karma. Il poema termina con l’elogio di Sanjaya nei confronti di Krishna.
Note:
La Lezione è REGSTRATA e puoi richiederla. INFO E ISCRIZIONI: 3319087173 shivayogatemple@gmail.com
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