michela yoga india

Michela ha scoperto lo yoga quasi per caso e oggi la pratica è diventata una piacevole abitudine tanto che lo scorso anno ha deciso di partire per un workshop in India con Lino Miele. Ci siamo fatti raccontare la sua esperienza, convinti che la condivisione sia la cosa migliore che possa accadere.

Ciao Michela, ci racconti un po’ di te e di cosa fai?

Ciao a tutti, sono per metà Toscana e per metà Romagnola, ma abito a Firenze da 6 anni dove per lavoro mi occupo di contenuti online. Mi piace trascorrere il mio tempo libero con chi mi vuole bene viaggiando e mangiando e in genere, quando riesco a fare queste 3 cose insieme, sono molto felice.

Cos’è lo yoga per te?

Lo yoga per me è una fantastica via di fuga dalla frenesia del mondo. L’altro giorno, dopo aver sfiorato una crisi a lavoro proprio mentre stavo spegnendo tutto, ho deciso che non mi sarei rifugiata sul divano di casa a piagnucolare, ma che un po’ di concentrazione e movimento mi avrebbero aiutata molto di più! E così, ancora in preda agli spasmi adrenalinici, sono andata alla lezione di yoga e ho cercato di spostare l’attenzione da quello che era accaduto – per fortuna solo un falso allarme – al mio corpo in movimento.

Come l’hai conosciuto e quale è stato il tuo percorso?

Mi sono imbattuta nello yoga per caso, in quanto una collega ha visto che vicino all’ufficio si tenevano delle lezioni in pausa pranzo, ed ho pensato che sarebbe stato un modo carino per fare una cosa diversa un giorno a settimana. Il mio pensiero è stato: “Ma sì, andiamo lì un’oretta, ci sediamo, ci rilassiamo, ci insegnano a respirare e a meditare, perchè no?”
Dopo quella prima esperienza ho capito che… non avevo capito proprio niente! La lezione è stata tutt’altro che statica, ho sudato tantissimo e sono tornata in ufficio che ero da strizzare, sotto gli occhi increduli dei colleghi maschi che non erano venuti con noi alla lezione di prova.
La pratica mi ha preso ed ho realizzato ben presto che una sola lezione a settimana era distruttiva: non mi allenavo mai veramente e ogni settimana ero sempre devastata dall’acido lattico, quindi sono passata a due e poi tre lezioni a settimana, preferibilmente dopo l’orario di lavoro, così potevo tornare a casa a docciarmi senza problemi di orario!

Cosa serve per fare yoga e tu che tipo di yoga pratichi?

Io pratico astanga vinyasa yoga, lo yoga più dinamico di tutti, quello più “sportivo”, come piace dire a me. Ogni respiro, che si cerca di allungare il più possibile, è coordinato con un movimento, quindi capite bene che, non potendo smettere di respirare, si pratica ininterrottamente e i movimenti si succedono con una certa velocità. Dunque non si sta seduti a meditare! Oltre al tappetino e ad abiti comodi – che servono per praticare ogni tipo di yoga – io porto sempre con me un asciugamano in microfibra e, quanto fa davvero molto caldo, anche un copritappetino anti scivolo assorbente, in modo da non bagnare il tappetino con il sudore e non scivolare.
Per il resto non serve altro… un po’ di curiosità e voglia di fare movimento, magari non in una palestra con musica assordante e tanti coatti intenti a farsi selfie allo specchio mentre si fanno i muscoli!

Che tipo di benefici hai avuto grazie alla pratica?

Quando ho iniziato 2 anni fa non riuscivo ad alzarmi dalla sedia come una normale 30enne perchè avevo un principio di sciatalgia: il lavoro d’ufficio è per definizione sedentario, dunque allungare i muscoli, tirare ed aprirmi nelle varie asana è stato un toccasana, nel giro di 2 mesi mi era passato tutto. Poi il mio corpo ha iniziato a definirsi e sono anche dimagrita (che per una mangiona come me non è poco!)

Sei stata in India e hai partecipato ad un workshop con Lino Miele: ci racconti questa esperienza e anche qualche consiglio per chi vorrebbe fare la stessa cosa?

Proprio così, come ho scritto sul blog è stata una decisione abbastanza last-minute ed inaspettata, ma avevo voglia di una vacanza in un posto caldo e -non avendo nessun compagno di viaggio disponibile per 2 settimane in quel periodo- ho pensato che fosse anche il modo per conoscere gente nuova e non viaggiare in un Paese non facilissimo del tutto sola! Ogni mattina mi svegliavo con il canto del mantra da parte degli studenti avanzati che iniziavano a praticare all’alba, verso le 5:30. Quello era anche il momento in cui gli animali della foresta erano più “rumorosi”, le prime mattine, non abituata a tutti quei suoni, mi svegliavo! Poi verso le 8 avevo la mia pratica anche io, la differenza con l’Italia era tanta: il caldo, le altre persone attorno, il maestro e i suoi assistenti che ti scrutano e ti aggiustano… Poi doccia, un bel cocco fresco, tanta acqua e frutta e via al mare a riposarsi dopo la pratica, a leggere e a chiacchierare spensierata coi nuovi amici! È stata davvero una bella esperienza, ci voleva per staccare un po’ la mente, fare un bilancio dell’anno appena concluso e ricominciare a guardare avanti!

yoga india

Che consigli daresti a quelli che vogliono partire ma hanno paura di farlo?

Come ho detto, il workshop è un ottimo compromesso se non ve la sentite di affrontare un on the road in maniera indipendente in India: è solo questione di prendere un volo da soli. Prima di partire si inizia a fare amicizia grazie ai gruppi Facebook che i sostenitori di Lino Miele creano, così una volta a Kovalam si fa prima a riconoscersi e a socializzare. Il team di insegnanti è sempre molto amichevole e disponibile a dare informazioni e consigli, dato che partecipano a questo workshop da anni e conoscono bene i dintorni, gli yogini sono tutti sempre molto sorridenti ed aperti… quindi niente paura! E ovviamente chi vuole un consiglio specifico mi può sempre scrivere, sul blog ci sono tutti i miei contatti!

Pronto a partire come Michela? L’hai già fatto e vuoi raccontarci come è andata? Contattaci scrivendoci direttamente da qui e se l’articolo ti è piaciuto condividilo e fallo conoscere.

[Tutte le foto sono di proprietà di Michela Simoncini]

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Sono Elena e sono una marketing manager e business coach specializzata in Yoga. Aiuto Insegnanti di Yoga a trasformare la loro passione per lo yoga in un business profittevole e raggiungere l'indipendenza economica.