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Carolina Gandini
Stabilmente instabile perché il mio equilibrio si trova proprio lì, nell’instabilità del cambiamento.
La spinta che provo dentro quando affronto nuove avventure è ciò che mi rende viva. E di sentirmi viva non mi stufo mai.
La mia apparente instabilità si riflette anche sulla mia carriera lavorativa: ho fatto davvero tanti lavori diversi, perché quando un lavoro non mi dà più, quando smette di arricchirmi, e quando diventa un fardello lo cambio.
Le mie scelte di vita risultano spesso folli, ma a me rendono felice!
In questo momento, i miei lavori sono due: artista di macramè e insegnate di yoga. E mi sento quasi in colpa a chiamarli lavori, perché sono la mia passione, e non smetto un attimo di essere grata per quello che faccio.
Patanjali, antico filosofo indiano che ha scritto gli Yoga Sutra, definisce lo yoga come “restrizione delle variazioni di coscienza”.
Lo yoga è una disciplina fantastica che spazia dalla filosofia alla pratica fisica, alla meditazione, ed è impossibile spiegarla in poche righe.
Quello che posso provare ad esprimere è come mi sento io da quando pratico yoga: mi sento in grado di creare ogni giorno una me che mi assomigli di più, mi sento capace di ascoltare me stessa in primis, per poi poter ascoltare gli altri. Ho ritrovato concentrazione e calma, e sto imparando (perchè è difficilissimo) a vivere il qui e ora, l’unico posto in cui esiste la vita secondo lo Yoga.
Lo yoga non migliora la vita, ti rende migliore nella vita.
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