OLI NATURALI 4 migliori per il benessere

Olio di lavanda per rilassarsi, olio di timo per contrastare il mal di testa… gli oli naturali non sono solo un banale rimedio della nonna o sostanze da evitare perché “ungono”. Sono invece sostanze con proprietà potenti, con cui possiamo riequilibrare il nostro corpo, la nostra mente e il nostro spirito.

Le proprietà degli oli naturali e degli oli essenziali sono ben conosciute nell’Ayurveda, la millenaria filosofia indiana che mira a mantenere l’armonia tra mente e corpo. Ma quando e come si usano?

Se aromaterapia è stata la tua prima intuizione, continua a leggere, perché c’è molto di più da sapere sul mondo degli oli naturali.

Cosa si intende per “oli naturali”

Non tutti gli oli naturali sono oli essenziali, ma tutti gli oli essenziali sono oli naturali. Che confusione?! No, è solo una questione di peso molecolare, processo di estrazione e parte della pianta da cui si estraggono. Infatti, sono oli naturali anche gli oli vegetali e gli oli macerati (oleoliti).

Sostanzialmente, a seconda del tipo di olio, variano le proprietà e l’utilizzo che se ne fa, oltre alle modalità di applicazione. Tuttavia, non pensare che uno sia meno “naturale” dell’altro o meno efficace. Dipende dallo scopo per cui lo usi, perché tutti contengono comunque il principio attivo della pianta da cui provengono.

Oli, oleoliti e oli essenziali: le differenze

Gli oli si estraggono da diverse parti delle piante, in base a dove le molecole sono maggiormente concentrate (es., fiori, bucce, cortecce, etc.).

In questa tabella troviamo riassunte le principali differenze tra i diversi tipi di oli:

Tipo di olioParte della piantaEstrazione
Oli naturalisemi/noccioli/fruttispremitura a freddo/caldo
Oleolitifrutti/resine/cortecce/fiori/fogliemacerazione in solvente oleoso
Oli essenzialifrutti/stelo/foglie/resine/petali/radici/etc.distillazione/enfleurage/spremitura a freddo

I migliori oli sono quelli non diluiti con altre sostanze chimiche: meno sono gli ingredienti in un prodotto come questo, maggiori sono i benefici, perché si usa solo l’essenza della pianta. Se la spremitura è il processo di estrazione, preferisci un olio pressato a freddo.

Proprietà degli oli essenziali naturali

Gli oli essenziali hanno comprovate funzioni antivirali, antibatteriche e antisettiche, oltre che balsamiche e, in alcuni casi, addirittura idratanti o antinfiammatorie.

Certi oli essenziali trovano utilizzi anche pratici, come il geranio, che, oltre ad essere astringente e diuretico, infastidisce e allontana gli insetti con il suo profumo.

Possiamo distinguere quattro tipi principali di proprietà delle essenze:

  • stimolanti: migliorano la circolazione sanguigna e la memoria (es. rosmarino, limone);
  • rilassanti: calmano la mente e il corpo e sono indicate anche per ridurre le tensioni muscolari, lo stress e l’insonnia (es. lavanda, arancio, camomilla, mandarino);
  • digestive: contribuiscono a migliorare il processo digestivo, riducendo gonfiori, bruciore di stomaco (es. menta piperita, zenzero, finocchio);
  • balsamiche: agiscono sull’apparato respiratorio e si usano in caso di raffreddore o tosse, per respirare meglio o ridurre il muco in eccesso (es. eucalipto, menta piperita, pino, timo).

Come si usano gli oli naturali

Come abbiamo detto, l’utilizzo varia a seconda della tipologia di olio. Perciò, mentre gli oli vegetali e gli oleoliti sono adatti soprattutto a fare massaggi, gli oli essenziali si prestano anche ad altri usi, perché più leggeri.

Gli utilizzi più comuni degli oli essenziali sono:

  • nel diffusore per ambienti o negli umidificatori, mescolando poche gocce di olio essenziale all’acqua;
  • diluiti in acqua calda, per inalarne il vapore, se si usano come cura per disturbi delle vie respiratorie;
  • versando alcune gocce nella cera delle candele già accese;
  • sulla pelle, mescolati a un olio vettore (olio vegetale, come quello di mandorle) per un massaggio, oppure in forma pura per bagni e pediluvi.

Inoltre, gli oli essenziali sono spesso impiegati in ambito cosmetico per prodotti come creme e profumi, oppure a scopo alimentare come quelli di agrumi (arancio, limone) per dare un tocco in più ai piatti (se l’etichetta indica esplicitamente che sono edibili).

Un olio rilassante come quello di lavanda può essere usato per dormire meglio, mettendone qualche goccia su un batuffolo di cotone o un fazzoletto da posizionare sotto il cuscino. La lavanda e l’alloro si possono usare anche per profumare gli armadi e i vestiti.

Nota che i principi attivi degli oli essenziali sono molto concentrati e potenti, quindi vanno utilizzati con cautela; chiedi al tuo medico o a un esperto di aromaterapia per le dosi consigliate dell’olio che vuoi impiegare, perché in grandi quantità e per lunghi periodi possono essere tossici. Non usare mai oli essenziali puri: diluiscili in un olio vettore o acqua.

Come si usano gli oli nell’Ayurveda

Nell’Ayurveda, l’uso di uno o altro olio varia da persona a persona, area a area, di stagione in stagione. Gli oli essenziali hanno un effetto sull’energia del corpo, perché penetrano negli organi interni attraverso il sangue. Influiscono, perciò, anche sull’umore e a livello psicologico.

In sostanza, l’Ayurveda indica l’utilizzo di oli essenziali e non per ritrovare l’ equilibrio dei propri dosha, tenendo conto anche di qual è il nostro dosha principale.

Dosha Vata

Se il nostro dosha è Vata e tendiamo a soffrire di insonnia, costipazione, mal di testa e ansia, useremo oli caldi e energizzanti come quelli di cannella e bergamotto, combinati con altri stabilizzanti come sandalo, rosa, o gelsomino.

Per facilitare la depurazione dell’organismo e ristabilire una digestione corretta, useremo vaniglia, lavanda, citronella, zenzero e ylang ylang.

Dosha Pitta

Per bilanciare il dosha Pitta, le cui caratteristiche sono forza ed energia, si usano oli dolci e idratanti, come sandalo, gardenia, gelsomino, camomilla, loto, insieme a un olio vettore come quello di cocco, di girasole o di jojoba.

Dosha Kapha

Il dosha Kapha è più soggetto a raffreddore, problemi respiratori e processi metabolici rallentati. Per questo, i migliori oli essenziali sono quelli leggeri, riscaldanti e stimolanti, come l’ eucalipto, la cannella e il coriandolo.

Per eliminare i fluidi e le tossine in eccesso, sono indicati l’olio di cardamomo, salvia e eucalipto.

Ayurveda: quali sono i migliori oli per il benessere

Vediamo ora nel dettaglio quali sono considerati i migliori oli nell’Ayurveda, i loro benefici e quando farne uso.

Olio di mandorla

L’olio di mandorla è un tipo di olio dolce e setoso, ricco di vitamina B ed E (la vitamina che cura pelle e capelli). Si usa sulle unghie per rimuovere cuticole, sui capelli per curare le doppie punte, sulla pelle prima o dopo la doccia. La migliore soluzione per capelli secchi e sfibrati, potente per le sue qualità rigenerative, si usa per ridare vitalità a tutto il corpo.

In Ayurveda si usa con i dosha Vata e Pitta ma aggrava Kapha. In caso di emicrania bastano 3 gocce di olio per narice e il risultato sarà rapido e molto efficace.

Olio di sesamo

L’olio di sesamo è molto usato nei massaggi per le sue proprietà riscaldanti. Si usa molto in inverno, è adatto a pelli fredde e per il dosha Vata. Adatto ad ogni tipo di età e pelle che debba essere “riscaldata”. Si usa molto in cucina per il suo potere nutritivo.

Molto apprezzato per il detox della pelle, ha proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, immunostimolanti e antireumatiche.

Il suo uso è molto popolare per l’automassaggio ayurvedico in quanto allevia dolori muscolari, rivitalizza la pelle, migliora la circolazione e rilassa il sistema nervoso.

Scopri come si effettua l’Abhyanga, il massaggio ayurvedico, con l’olio di sesamo seguendo questo video (in inglese):

Olio di argan

L’olio di argan è il segreto delle donne del Marocco da molti secoli. Questo olio è un balsamo per i segni della pelle, che siano rughe, smagliature, acne, psoriasi, piaghe, segni del tempo, assolutamente tutto. È oro liquido per la pelle, adatto al dosha Pitta.

Ha forti poteri di guarigione e le sue proprietà nutritive e rigenerative ne fanno un compagno di vita per chi ha la pelle sensibile.

coconut oil

Olio di cocco

Questo olio rinfrescante è adatto alla stagione Pitta, l’estate, al dosha pitta e in cucina dà un gusto esotico ad ogni piatto. L’olio di cocco ha un’ampia gamma di usi: scoprili tutti sul nostro articolo cliccando qui.

Consigli di conservazione

Gli oli essenziali sono caratterizzati da un’alta volatilità, perciò assicurati di riuchiudere sempre bene il contenitore. Inoltre, per conservarne le proprietà, tienili sempre al riparo dalla luce e dalle fonti di calore.

Conclusione

Gli oli essenziali sono i prodotti più salutari per la pelle perché non contengono sostanze chimiche rischiose. Prova a massaggiare il corpo con l’olio che preferisci prima della doccia, a passarlo sul viso prima di lavarlo al mattino e noterai la differenza!

Olio di mandorle per i capelli, cocco per l’estate, sesamo per l’inverno, argan per la pelle: provali e migliorerai la tua energia e il tuo umore in modo completamente naturale!

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