solari naturali guida

Come proteggersi dal sole? Come scegliere la protezione adatta alla nostra pelle, che la rispetti e che sia anche ecosostenibile e naturale? Ogni volta che ci esponiamo al sole la nostra pelle mette in moto dei meccanismi di difesa che le permettono di adattarsi alle nuove condizioni. Se questi meccanismi di difesa vengono intaccati la reazione può essere anche violenta e tradursi in rossori, eritemi e problematiche anche più pesanti. Ecco perché essere consapevoli su cosa si sceglie quando si parla di solari e quali sono i fattori da tenere in considerazione è fondamentale per non stressare la pelle ma accompagnarla nel percorso verso un’abbronzatura sana e anche più duratura.

Crema solare e fototipo

Il fototipo non è altro che il nome scientifico con cui si chiama la tipologia della nostra pelle in base a quanta melanina produce e dunque al modo in cui reagisce al sole, quando esposta. La risposta della pelle al sole è legata a filo stretto al nostro fototipo e determina anche il tipo di crema che dobbiamo scegliere per evitare scottature, eritemi solari, rughe e problemi alla pelle che possono manifestarsi anche a distanza di anni. Sono almeno sei i fototipi individuati in dermatologia:

  • Fototipo 1: capelli biondi o rossi con pelle molto chiara;
  • Fototipo 2: capelli biondi o castani con pelle chiara;
  • Fototipo 3: capelli biondi scuri o persone con pelle sensibile;
  • Fototipo 4: capelli castani con pelle moderatamente sensibile;
  • Fototipo 5: capelli scuri e carnagione olivastra;
  • Fototipo 6: capelli scurissimi e pelle non sensibile.

A questi 6 fototipi corrispondono i fattori di protezione da scegliere quando si deve comprare la crema solare:

  • Fototipo 1: fattore 50+;
  • Fototipi 2 e 3: fattore da 50 a 30;
  • Fototipi 3, 4 e 5: fattore da 25 a 15;
  • Fototipi 5 e 6: fattore da 10 a 6.

abbronzatura naturale

I fattori fondamentali nella scelta della crema solare

Una volta individuato il proprio fototipo e scelto il fattore di protezione solare, è bene fare attenzione ad altri parametri nell’acquisto di una crema davvero completa e nello specifico:

  • presenza di fattori di protezione per tutte le radiazioni (UVB, UVA corti e UVA lunghi);
  • fotostabilità della crema (ovvero che non cambi valori se esposta alla luce);
  • assenza di agenti tossici;
  • assenza di agenti sensibilizzanti;
  • resistenza all’acqua e al sudore.

A queste considerazioni vanno aggiunte le valutazioni relative alla presenza nel solare di petrolati, parabeni e siliconi che dovrebbero sempre essere evitati.
Il rapporto tra protezione UVA e UVB deve essere almeno pari a 1:3 per poter definire buona una crema solare.

I filtri solari

La maggior parte delle creme solari, anche le bio, contengono filtri chimici. Se una crema solare contiene filtri chimici, non è detto che sia da scartare a priori calcolando che sono questi a garantire la maggior protezione per la nostra pelle ma è necessario sapere quali sono quelli da evitare del tutto e quelli che invece possiamo accettare.

I filtri sono tutti riportati negli ingredienti della crema (l’INCI) che è quindi, a prescindere dalla marca che andiamo a scegliere, l’indicatore massimo nella scelta di un solare rispetto ad un altro.

I filtri chimici da evitare in un solare

  • Oxybenzone / benzophenone-3;
  • Homosalate (HMS);
  • Octyldimethyl-PABA;
  • 4-Methylbenzyliden camphor;
  • Ethylhexyl salycilate / octyl salycilate.

I filtri chimici accettabili in un solare:

  • Butyl methoxydibenzoylmethane;
  • Octyl methoxycinnamate;
  • Octocrylene;
  • Diethylamino hydroxybenzoyl hexyl benzoate;
  • Diethylhexyl butamido triazone;
  • Ethylhexyl triazone.

I filtri chimici all’avanguardia e che non provocano problemi:

  • Terephthalylidene dicamphor sulfonic Ac (anche chiamato Mexoryl SX);
  • Drometrizole trisiloxane ((anche chiamato Mexoryl XL);
  • Methyilene bis-benzotriazolyl tetramethylbuthylphenol (anche chiamato Tinosorb M);
  • Bis-ethylhexyloxyphenyl triazine (anche chiamato Tinosorb S).

Tra i filtri fisici più utilizzati nella cosmetica naturale, l’ossido di zinco (zinc oxide) e il biossido di titanio (titanium dioxide) sono le più comuni e offrono una protezione contro raggi UVA e UVB; andrebbero preferiti nella versione senza nanoparticelle per essere davvero bio.

Solari: meglio la crema o lo spray?

Nonostante la scelta tra crema o spray sia completamente soggettiva, la crema permette di arrivare anche in zone meno esposte e soprattutto penetra più in profondità rispetto allo spray. Da non sottovalutare l’utilizzo di stick solari per le labbra, il contorno occhi, i piedi e le parti più delicate.

lucertola al sole

Quanto durano e come si conservano i solari?

I solari non hanno formalmente una data di scadenza ma il periodo ottimale per il loro utilizzo, almeno quello riportato sulla confezione, arriva ad un massimo di 12 mesi. Ciò significa che una crema solare inizia a perdere efficacia protettiva mese dopo mese e più si avvicinano i 12 mesi di apertura e più è facile che si trasformi in una crema idratante e non più protettiva. Sarebbe sempre bene finire i solari nella stessa stagione in cui si acquistano per evitare che perdano efficacia e anche che, a contatto con sale ed agenti naturali, si deteriorino. In linea generale, una volta aperti i solari anche quando in uso andrebbero conservati lontano dal sole e dalla sabbia.

Quali sono i migliori solari bio in circolazione?

Esistono moltissimi solari bio in vendita e non è detto che le marche più costose e conosciute siano anche le più buone. Ecco una selezione di brand consigliati per i solari per via dell’INCI e con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Lavera Naturkosmetik
Una gamma completa di solari per tutte le tipologie di pelle con un ottimo INCI e creme a base di filtri fisici e minerali che proteggono sia dai raggi UVA che dai raggi UVB.

Bioearth
La certificazione Icea dei solari Bioearth fa in modo che si tratti di prodotti tra i più amati da chi sceglie creme bio con filtri all’avanguardia. Non solo creme abbronzanti ma anche trattamenti doposole per corpo e capelli e autoabbronzanti naturali.

OMIA
Non solo un ottimo INCI senza alcun ingrediente chimico ma anche materie prime che arrivano dal commercio equosolidale e certificazione ICEA a garanzia di validità del prodotto.

Bjobj
Prodotti per tutti i gusti senza parabeni né filtri chimici e presenza di olio naturale, laddove ce ne sia bisogno (per esempio cocco). Certificazione ICEA e texture delle creme abbastanza pastosa ma perfettamente funzionale.

Creme solari bio: conclusioni

Come per tutto ciò che riguarda il bio e il naturale, la scelta della crema solare è un argomento davvero soggettivo. Le informazioni di cui sopra vogliono essere linee guida per capirne di più e scegliere in maniera consapevole per fare del bene a sé stessi e all’ambiente circostante.

[Nessuno dei brand citati ha un rapporto diretto con questo sito o con l’autrice dell’articolo. Le informazioni contenute nell’articolo non sostituiscono l’eventuale parere di un dermatologo o di un medico]

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Che bello conoscerti! Se sei qui, è perché ci lega una passione comune: lo Yoga. Come te, ogni giorno mi impegno nel diffondere la cultura dello yoga come momento di incontro tra persone. E proprio grazie alle vibranti connessioni nel settore, nel 2015 ho fondato Eventi Yoga, il più grande portale italiano dedicato ad appassionati di yoga e benessere. Aiuto Insegnanti di Yoga ad attrarre nuovi allievi con autenticità e a dar loro risultati rapidi e duraturi grazie ai percorsi formativi individuali e di gruppo. Distinguendosi finalmente dalla massa in modo naturale ed etico, senza passare da venditori o passare tutto il tempo a promuoversi online.