Giorgia Maggi

Mi chiamo Giorgia e vivo in un piccolo paese in provincia di Como.

Dopo aver vissuto per 38 anni a Milano, ho sentito il desiderio e il bisogno di spostarmi in un luogo più tranquillo a contatto con la natura.

Mi sono avvicinata al mondo dello Yoga circa 7 anni fa durante un periodo difficile e da allora lo Yoga accompagna la mia vita.

Mi sono formata presso lo Studio Gayatri di Monza dove ho frequentato il Biennio di Formazione Insegnanti Yoga, il corso di Formazione Insegnanti Yin Yoga e il corso di Formazione insegnanti Yoga per bambini.

Sono una persona molto curiosa: oltre allo yoga, mi interessano le filosofie orientali, la psicologia, la spiritualità, l’astrologia e le discipline olistiche in generale. Passo il mio tempo libero a leggere libri e a frequentare corsi.

La prima cosa che cerco di trasmettere ai miei allievi è che lo Yoga è molto più di un’attività fisica…lo yoga inizia sul tappetino e finisce fuori dal tappetino, nella vita di tutti i giorni.

In ogni lezione cerco di sottolineare l’importanza della consapevolezza sul respiro e su ogni movimento del corpo con l’obiettivo di riuscire poi a trasferire questa consapevolezza fuori dal tappetino, nella quotidianità, sui nostri schemi mentali, sulle nostre emozioni, sulle nostre paure, sui nostri conflitti.

Per vedere chiaramente ogni cosa per quella che è e per riconoscere noi stessi per ciò che siamo è necessario sviluppare presenza. Mentre la mente tende a separare, a dividere, il contatto con il momento presente ci permette di percepire l’unità interiore e di tenere tutte le parti insieme. Questo ci aiuta a mettere a fuoco cosa sentiamo e cosa vogliamo profondamente.

Attraverso l’insegnamento della pratica Yoga, il mio desiderio è quello di aiutare le persone a trovare un benessere duraturo, aiutarle a rallentare e a portare l’attenzione dall’esterno all’interno: intraprendere un viaggio interiore vuol dire incontrare le forze contrapposte che lottano dentro ciascuno di noi, le parti di sè negate, rifiutate e inespresse. Solo riconoscendole, è possibile accettarle e fare pace con esse.